Tutti siamo soli in questo mondo.
Molti pensano di esserlo più di altri.
Qualcuno lo è.

2.9.09


Il mio grido di dolore fu silenzioso. Con una sbarra alzata all'uscita di Genova Ovest silenzio era non dire “buonasera”, “il resto”, “arrivederci”. Era il rumore delle macchine che neanche si fermavano. Il vuoto lasciato da qualcosa che davi per scontato e che ad un tratto viene a mancare. Avverti la cosa. Ti turba. Allontanandomi dal mio posto di lavoro, pensavo alle persone che avevo reso felici per quei pochi euro di autostrada risparmiati. Pensavo a quelle che, mentre stavano pagando al casello affianco, notavano la sbarra del mio alzata. E si mangiavano le mani. Turbate, avrebbero avvertito la strana sensazione di essere state derubate. Il mio grido di dolore avvenne in silenzio, ma fu udito da molte persone, quante ne possono passare in un quarto d'ora dal casello di Genova Ovest. Tante. Sorrisi pensando alla mia voce rimbombare da una macchina all'altra per pochi istanti, minuti. E poi spegnersi, venir dimenticata ancor prima di raggiungere le rispettive mete.
Sto ancora male, ma almeno ora ho la conferma che di essere ascoltato non me ne frega niente. La compassione mi aiuta a smistare il mio dolore, ma poi il senso di colpa tutto rigenera. E l'essere capito: come è possibile spiegarsi se non si ha niente da dire? Avrei lasciato anche un cartello al posto del mio mezzobusto. “Questa società mi opprime” “I miei genitori non mi vogliono bene” “la mia ragazza mi ha lasciato” Ma per società, genitori e ragazza non provo alcun interesse. Così il biglietto lasciato sulla poltroncina regolabile recita malamente le mie poche certezze: “Io ora vado. Scusate.”
Cammino da tre ore sul ciglio dell'autostrada e ormai si è fatta notte. Una notte di stelle, di flash, di asfalto umido e nausea. Mi gira la testa. Mi mancano le forze. Svengo.

4 commenti:

  1. cavolo, ho visto la figura e ho pensato "adesso faccio il bullo e nel commento dico che è un frame del video karma police".

    poi "PICTURE: RADIOHEAD" ha banalizzato il mio tentativo di commento.

    capingo, s.m., sj, ballo eseguito con tempi differenti definiti dalla sequenza di Fibonacci per un numero infinito di termini. Ogni musicista deve iniziare il suo brano con il tempo definito dal numero successivo all'ultimo numero usato dal precedente compositore. Questo porta alla necessità di un registro del capingo, organo indispensabile per la buona riuscita della sequenza ritmica globale. Peppe non poté far altro che arrendersi davanti al suo c. incompiuto.

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  2. p.s. la bocca blu credo che venga da questo http://www.youtube.com/watch?v=xkt8L0NtSjA&hl=it

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  3. Eh sì...la didascalia l'ho messa apposta per i furbetti del quartiere. Ma...accidenti! Come hai fatto a beccarmi le labbra? E io che ho pensato "prima o poi faccio il bullo e ci metto il video"... A tentativi banalizzati siamo 1-1. Buon capingo.

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  4. volevo fare la bulla e dire: "queste labbra provengono sicuramente da david lynch, conoscendoti" ma sushi john mi ha battuto sul tempo (di soli 4 mesi).
    e comunque allo spot nissan non avevo proprio pensato, avevo pensato a david lynch, punto.
    ah che lynch fa anche gli spot? figatona.

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